Quanti italiani ricorrono all’omeopatia?

Gli omeopatici in Italia sono davvero tanti e maggior parte dei casi sono soddisfatti. Numerose ricerche hanno monitorato nel corso degli anni la fiducia degli italiani nelle cure naturali e in particolare nell’omeopatia. Vediamo alcuni dati in merito.

Un sondaggio condotto da Ipsos l’anno scorso in occasione della Giornata Mondiale dell’Omeopatia (che viene celebrata il 10 aprile) ha sancito che oltre la metà degli italiani ha sperimentato le cure omeopatiche. Nel dettaglio il 57% degli intervistati ha usato l’omeopatia almeno una volta nel corso della vita.

Come è andata? Ben il 74%  degli intervistati ritiene l’omeopatia valida almeno in parte. Le donne sono le più favorevoli a queste cure naturali: il 78% delle signore le ritiene valide almeno in parte, contro il 70% dei signori. Per quanto concerne, invece, l’età i più entusiasti sono coloro che hanno tra i 51 e i 74 anni.

Come anticipato, oltre la metà degli italiani, il 57% per la precisione, è ricorsa a rimedi omeopatici e il 20% li usa in maniera regolare, a volte anche su consiglio del medico. Circa un terzo degli intervistati (il 31%) ha ricevuto prescrizioni omeopatiche dal proprio medico.

Più recente è l’indagine condotta da Harris Interactive per conto di Boiron “Omeopatia: conoscenza e utilizzo in Italia”.  L’indagine risale a pochi mesi fa, a ottobre 2022, e ci fornisce informazioni molto utili sul rapporto tra italiani e omeopatia.

Anche in questo caso si conferma un felice rapporto. Ben il 66% degli italiani ha, infatti, fiducia nell’omeopatia. Molto interessante il rapporto con la medicina tradizionale che non è conflittuale, al contrario il 77% considera l’omeopatia complementare alle cure ufficiali.

Come andrà in futuro? Sempre il sondaggio Omeopatia: conoscenza e utilizzo in Italia  ci dice che 6 italiani su 10 hanno in programma di usare l’omeopatia in futuro. La ragione principale, scelta dal 57% degli intervistati, risiede nel fatto che si tratta di rimedi naturali quindi privi di rischi di effetti collaterali.