Cosa sono i granuli?

I granuli sono una modalità di assunzione dei rimedi omeopatici piuttosto diffusa e apprezzata. In termini semplici, i granuli sono piccole palline di saccarosio e lattosio impregnate di una sostanza altamente diluita, generalmente una tintura madre o una soluzione omeopatica.
La sostanza attiva presente nei granuli viene diluita numerose volte in modo che la sua concentrazione sia molto bassa, preservandone al contempo la sua energia curativa.

Cosa sono i globuli omeopatici?

Sono, o per meglio dire erano, i “fratelli maggiori” dei granuli. Il principio di base era lo stesso, tuttavia c’erano alcune differenze principalmente esterne. I granuli erano, infatti, più grandi e di forma irregolare, mentre i globuli omeopatici apparivano più piccoli e perfettamente sferici.
In alcuni casi, a seconda del produttore, potevano esserci anche differenze nella concentrazione della sostanza attiva e nella diluizione utilizzata nei granuli e nei globuli.

In ogni caso, la distinzione è oramai superata. Ora, infatti, si utilizza solo il termine granuli includendo anche i vecchi globuli.
Nello specifico: sulle etichette dei rimedi omeopatici è scritto 1G e 4G. In breve, i granuli 1G corrispondono ai vecchi globuli, mentre i granuli 4G sono semplicemente i granuli.

Come si prendono i granuli?

Per assumere i rimedi omeopatici nel modo migliore è utile ricordare alcuni consigli.

    1. I granuli vanno lasciati sciogliere in bocca, così come le compresse omeopatiche. E’ opportuno lasciarli letteralmente cadere in bocca, sotto la lingua e non fare altro, si scioglieranno lentamente.
    2. I granuli non vanno manipolati e nemmeno toccati. Oltre all’aspetto dell’igiene potremmo, infatti, rischiare di sciogliere le sferette e quindi disperdere le sostanze benefiche che si trovano sulla superficie. Fra l’altro i contenitori delle palline omeopatiche sono studiati proprio per rendere semplice e veloce l’assunzione del rimedio naturale senza muovere un dito per toccarlo.
    3. Lascia passare almeno mezz’ora dai pasti prima di assumere la cura omeopatica. Questo vale soprattutto in caso di pasti abbondanti o ricchi di spezie e condimenti.
    4. Cerca di limitare alcool e tabacco mentre segui trattamenti omeopatici.
    5. Conserva i tubetti dei rimedi omeopatici lontano dalla luce diretta del sole e da fonti di calore intense. La corretta conservazione è fondamentale per preservarne immutati i principi benefici.
    6. Dobbiamo, infine, prestare attenzione alla data di scadenza.

Qual è la concentrazione dei granuli omeopatici?

La concentrazione dei granuli omeopatici si riferisce alla diluizione delle sostanze attive utilizzate nella preparazione degli stessi. Le sostanze attive vengono diluite in modo ripetitivo, di solito in una soluzione alcolica oppure acquosa. Nella pratica omeopatica, dopo ogni diluizione le preparazioni vengono agitate vigorosamente. Questo processo di diluizione e agitazione viene chiamato dinamizzazione o potentizzazione e libera le potenzialità benefiche delle sostanze impiegate in omeopatia.

La concentrazione dei granuli omeopatici viene solitamente espressa attraverso il cosiddetto potenziale omeopatico. Questo indica il numero di diluizioni e agitazioni a cui è stata sottoposta la sostanza attiva.

Ad esempio: prendiamo un granulo a 6X, in questo caso la sostanza attiva è stata diluita 1:10 per sei volte e ovviamente sempre agitata tra le diverse diluizioni.
E’ importante ricordare che, secondo la teoria omeopatica, la dinamizzazione delle sostanze attive aumenta la loro potenza curativa, nonostante la loro concentrazione diminuisca.

Cosa vuole dire CH in omeopatia?

CH è una sigla che indica la potenza omeopatica di una sostanza attiva. La sigla CH sta per “centesimal Hahnemannian”, in onore del fondatore dell’omeopatia, Samuel Hahnemann.

La diluizione centesimale Hahnemanniana prevede che la sostanza attiva venga diluita a ogni passaggio in 99 parti di solvente. Il numero davanti a CH indica proprio il numero di questi passaggi.

Ad esempio: la potenza 30CH indica che la sostanza attiva è stata diluita 1:100 per 30 volte. Seguendo il metodo tradizionale, a ogni step è necessario usare un flacone nuovo e dosare nuovamente i componenti. A completamento è poi richiesto di agitare energicamente il flacone.